La modulazione della soppressione immunitaria mediata dal fattore di crescita dell'endotelio vascolare attraverso l'inibizione dell'angiogenesi può aumentare l'attività degli inibitori del checkpoint immunitario.
Sono stati riportati i risultati di uno studio di fase Ib/II del rilevamento della dose ed espansione iniziale di fase II su Lenvatinib ( Lenvima ) più Pembrolizumab ( Keytruda ) nei pazienti con tumori solidi avanzati selezionati.
I pazienti eleggibili presentavano carcinoma a cellule renali ( RCC ) metastatico, carcinoma endometriale, carcinoma a cellule squamose della testa e del collo ( SCCHN ), melanoma, carcinoma polmonare non-a-piccole cellule ( NSCLC ) o carcinoma uroteliale.
L'obiettivo primario della fase Ib era determinare la dose massima tollerata ( MTD ) per Lenvatinib più Pembrolizumab ( 200 mg per via endovenosa ogni 3 settimane ).
Nell'espansione di coorte di fase II pre-pianificata, l'obiettivo primario era il tasso di risposta obiettiva ( ORR ) alla settimana 24 alla dose raccomandata di fase II.
Complessivamente, 137 pazienti sono stati arruolati durante la fase Ib ( n=13 ) e l'espansione iniziale della fase II ( n=124 ).
Sono stati riportati due livelli di tossicità dose-limitanti ( DLT; artralgia di grado 3 e affaticamento di grado 3 ) nel livello di dose iniziale ( Lenvatinib 24 mg/die più Pembrolizumab ).
Non sono state osservate tossicità dose-limitanti nella successiva coorte di de-escalation; questo ha permesso di stabilire la dose massima tollerata e la dose raccomandata di fase II per Lenvatinib a 20 mg/die più Pembrolizumab.
Il tasso ORR alla settimana 24 è stato il seguente: RCC, 63% ( 19/30 ); tumore dell'endometrio, 52% ( 12/23 ); melanoma, 48% ( 10/21 ); tumore SCCHN, 36% ( 8/22 ); tumore NSCLC, 33% ( 7/21 ); e tumore uroteliale del 25% ( 5/20 ).
Gli eventi avversi più comuni correlati al trattamento sono stati: affaticamento ( 58% ), diarrea ( 52% ), ipertensione ( 47% ) e ipotiroidismo ( 42% ).
Lenvatinib più Pembrolizumab ha dimostrato un profilo di sicurezza gestibile e una promettente attività antitumorale nei pazienti con tipi di tumore solido selezionati. ( Xagena2020 )
Taylor MH et al, J Clin Oncol 2020; 38: 1154-1163
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