KEYNOTE-564 è uno studio di fase 3, effettuato in doppio cieco e controllato con placebo.
I partecipanti erano pazienti affetti da carcinoma renale a cellule chiare con aumentato rischio di recidiva dopo chirurgia; i pazienti sono stati randomizzati in un rapporto 1:1 tra Pembrolizumab 200 mg o placebo ogni 3 settimane, per un massimo di 17 cicli ( circa 1 anno ) o fino a recidiva, comparsa di reazioni tossiche inaccettabili o ritiro del consenso.
Le prime analisi di questo studio hanno evidenziato, nei pazienti trattati con Pembrolizumab nel setting adiuvante, un miglioramento significativo della sopravvivenza libera da malattia ( DFS ) secondo la valutazione dello sperimentatore ( endpoint primario ). La sopravvivenza generale ( OS ) era l'endpoint secondario. La sicurezza era un endpoint secondario.
Un totale di 496 pazienti sono stati assegnati a ricevere Pembrolizumab e 498 a ricevere placebo. Al 15 settembre 2023, il follow-up mediano era di 57,2 mesi.
ll beneficio in termini di sopravvivenza libera da malattia è risultato coerente con quello delle precedenti analisi ( hazard ratio per recidiva o morte, 0,72; intervallo di confidenza [ IC ] al 95%, da 0,59 a 0.87 ).
È stato osservato un miglioramento significativo della sopravvivenza globale con Pembrolizumab rispetto al placebo ( hazard ratio per la morte, 0,62; 95% CI, da 0,44 a 0,87; p=0,005 ).
La sopravvivenza globale stimata a 48 mesi è risultata del 91,2% nel gruppo Pembrolizumab, rispetto all’86,0% del gruppo placebo; il beneficio si è mantenuto in tutti i sottogruppi chiave.
L’assunzione di Pembrolizumab ha determinato una maggiore incidenza di eventi avversi gravi di qualsiasi causa ( 20,7% versus 11,5% con placebo ) e di eventi avversi di grado 3 o 4 correlati a Pembrolizumab o al placebo ( 18,6% vs 1,2% ).
Nessun decesso è stato attribuito alla terapia con Pembrolizumab.
In conclusione, Pembrolizumab nel setting adiuvante ha dimostrato nei pazienti con carcinoma a cellule chiare ad alto rischio di recidiva dopo intervento chirurgico, un miglioramento significativo della sopravvivenza globale rispetto al placebo. ( Xagena2024 )
Choueiri TK et al, N Engl J Med 2024;390(15):1359-1371
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